Il C.E.Ve.- Centro Edili Venezia ha ospitato, presso la propria struttura, l’Istituto Tecnico per geometri ITS SANSOVINO di Oderzo.
L’incontro, rivolto al triennio dell’Istituto Tecnico per presentare il progetto “RISCHIO.0”, realizzato da ULSS 3 Veneziana – Spisal e C.E.Ve.- Centro Edili Venezia, attinente alla realizzazione di scenari in Realtà Virtuale, ha riguardato i rischi legati alle lavorazioni del comparto edile.
L’incontro è stato strutturato in 4 ore, in cui i ragazzi hanno potuto presenziare ad una lezione di teoria sul rischio caduta dall’alto, svolta dall’architetto Cipriano Bortolato, una prova pratica presso il nostro laboratorio LIVE e infine una prova con il simulatore della Realtà Virtuale su diverse tipologie di copertura e montaggio ponteggi svolta dal tecnico Nicola Tosi.
Lo scopo della mattinata è stato quello di far capire ai ragazzi che non esiste solamente una lezione teorica ma si può e si deve fare formazione anche con prove pratiche e simulazioni grazie all’ausilio della tecnologia di Realtà virtuale.
Un sentito ringraziamento alla classe quinta e ai professori Sgaggio Marzia e Di Gennaro Fabio.
Partner:
ITS Jacopo Sansovino
ULSS 3 Serenissima
CEVe Centro Edili Venezia – Formazione & Sicurezza
Il C.E.Ve. Centro Edili Venezia è stato partner del progetto “IO CI STO! – Percorsi di accompagnamento alla scoperta dell’alternativa possibile”, realizzato da Opere Riunite Buon Pastore, con il contributo della Regione del Veneto rispondendo al Bando per il finanziamento di iniziative socio-educative a favore di persone detenute negli istituti penitenziari del Veneto e di persone in aerea penale esterna.
In particolare Il C.E.Ve. Centro Edili Venezia ha offerto ai ragazzi, in carico agli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni del Dipartimento di Giustizia Minorile (area penale esterna), due esperienze diverse ma strettamente interconnesse: la partecipazione ad un corso di sicurezza base conforme all’art.37 del D.Lgs.81/08 con rilascio di attestato finale valido quale credito permanente e potenzialmente utile in un successivo percorso di ricerca lavoro.
All’attività dell’aula è seguita l’esperienza laboratoriale di attività di cantiere, simulata con la tecnologia della Realtà Virtuale, che ha reso fruibili e maggiormente interessanti i temi complessi e lontani dalla vita dei ragazzi, precedentemente trattati in via teorica.
Puntata “lavoro a 360°” sul progetto di realtà virtuale applicata alla sicurezza in edilizia, denominato “RISCHIO.0”, realizzato da C.E.Ve. – Centro Edili Venezia, ULSS 3 Serenissima e ULSS 4 Veneto Orientale, andata in onda su TeleArena e TeleMantova.
La “Realtà virtuale” fa riferimento alle tecniche che permettono di indurre esperienze sensoriali di luoghi o oggetti, reali o immaginari, che vengono simulati per mezzo di tecnologie informatiche.
Come il nome suggerisce, essa introduce la volontà di creare una dimensione “parallela” nella quale l’utente si immerge.
La sua principale caratteristica è un forte senso di realtà: si intende quindi una simulazione della realtà effettiva.
Questa simulazione, ottenuta con il più alto grado di realismo possibile, coinvolge i sensi dello spettatore (vista, udito, tatto) dando l’impressione di divenire parte di un mondo assimilabile ad un ambiente verosimilmente reale.
E’ quindi, una vera e propria esperienza di tipo mentale: il soggetto crede realmente di essere in quel mondo e di potervi interagire.
Se ne deduce la straordinaria potenzialità in merito all’efficacia e alla facilità di somministrazione dei contenuti e capacità pratiche relativi alla formazione e all’addestramento dei lavoratori.
E’ possibile ricostruire le scene formative consentendo al soggetto di muoversi all’interno dello scenario attraverso joypad (pulsantiera a comandi), leap motion (tecnologie di rilevazione del movimento nell’interazione fra uomo e computer) e motion gesture (rilevazione del movimento), che attivano la selezione di punti sensibili grazie alla forte interazione del proprio corpo. In questo modo le variabili associabili alle proprie scelte attivano nuovi scenari navigabili e nuove interazioni. L’esperienza permette di interagire con avatar (un’immagine scelta per rappresentare la propria utenza in comunità virtuali) in movimento che si muovono di conseguenza delle scelte dell’operatore.
Grazie a setup di ripresa che simulano la visione dell’occhio umano è possibile rappresentare la scena con gli elementi di profondità caratteristici del mondo reale. La ripresa stereoscopica può anche essere a 360° e in movimento, grazie ad un setup a casco, che consente, in fase di ripresa, di sostituirsi al punto di vista dell’operatore, affinché l’utente possa percepire il proprio corpo alla stessa identica prospettiva del soggetto reale.
I principali obiettivi sono: